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In questo articolo parleremo di Edu-LARP, o gioco di ruolo dal vivo con finalità educative, evidenziandone le potenzialità per l’apprendimento in età adolescenziale. Racconteremo inoltre di un’esperienza con un edu-LARP storico proposto a classi di scuola secondaria di secondo grado.
Il gioco di ruolo (role-playing game o RPG) è un’esperienza di narrazione collaborativa dove i partecipanti interpretano personaggi, immersi in un determinato contesto o scenario, e agiscono secondo specifiche regole. Questo genere di gioco può spaziare da ambientazioni fantasy, come il celeberrimo Dungeons & Dragons, a mondi di fantascienza, storici o persino contemporanei.
Il LARP (live action role-playing) si distingue dai giochi di ruolo tradizionali perché i partecipanti non solo interpretano il proprio personaggio verbalmente, ma lo incarnano fisicamente, utilizzando il corpo e la prossemica per interagire con l’ambiente e gli altri giocatori. Costumi, scenografie e comportamenti corporei e verbali diventano parti essenziali della performance.
Nato inizialmente come un’attività ludica, il LARP si è evoluto come mezzo di impatto emotivo significativo e ha guadagnato popolarità anche in Italia dagli anni ’80. Tuttavia, è stato soprattutto in Nord Europa che è stato studiato in profondità per le sue potenzialità educative. Quando un evento di LARP è esplicitamente finalizzato a promuovere l’apprendimento e la crescita personale, assume la forma di Edu-larp. Questa variante del LARP integra obiettivi didattici e formativi, strutturando l’attività in modo che le emozioni vissute dai partecipanti si trasformino in consapevolezze cognitive. L’intentionalità educativa è quindi cruciale, con facilitatori che guidano l’esperienza affinché si concluda con un momento di riflessione (post-gioco) che permette la rielaborazione delle dinamiche vissute.
Una delle potenzialità principali dell’Edu-larp riguarda il suo impatto sulla motivazione all’apprendimento, particolarmente preziosa durante l’adolescenza. Questa fase dello sviluppo umano, caratterizzata dalla ristrutturazione del Sé e dalla formazione dell’identità (Erikson, 1963), presenta sfide significative, specialmente quando si parla di motivazione verso lo studio. Spesso, durante l’adolescenza, le tradizionali modalità didattiche frontali possono sembrare distanti o non in grado di catturare l’interesse dei ragazzi.
Il coinvolgimento multisensoriale e totale che il LARP offre, inclusi il corpo, le emozioni, il linguaggio e l’interazione fisica, ha un effetto profondo nello stimolare un coinvolgimento attivo. Questo tipo di esperienza può toccare aspetti chiave dello sviluppo identitario dell’adolescente. Sperimentare nuovi ruoli attraverso il gioco, infatti, favorisce la costruzione di un Sé più integrato e complesso, contribuendo allo sviluppo personale e all’autoefficacia.
Per capire come l’Edu-larp possa influenzare positivamente la motivazione e l’apprendimento negli adolescenti, è utile fare riferimento alla Self-Determination Theory (SDT) di Deci e Ryan (2000). Questa teoria, parte della psicologia positiva, postula che per uno sviluppo ottimale sia necessario soddisfare tre bisogni psicologici fondamentali: autonomia, competenza e connessione sociale.
Il LARP, con la sua molteplicità di stimoli, offre un’opportunità unica per soddisfare questi bisogni:
Questi fattori combinati stimolano la motivazione intrinseca — quella motivazione che deriva dal piacere stesso dell’attività, dal divertimento, dalla curiosità e dal desiderio di apprendere senza necessità di ricompense esterne. Durante un Edu-larp, gli adolescenti sono chiamati a esplorare la propria creatività, a risolvere problemi in modo cooperativo e a confrontarsi con nuovi punti di vista, tutto ciò all’interno di un contesto narrativo coinvolgente e stimolante. Questo processo non solo supporta l’apprendimento scolastico ma può anche favorire uno sviluppo psicologico più equilibrato.
L’Edu-larp si è dimostrato un valido strumento anche nel promuovere l’apprendimento creativo e nella gamification dei contenuti didattici. Secondo studi recenti, il coinvolgimento attivo che i partecipanti sperimentano durante il gioco di ruolo educativo permette di esprimere le proprie capacità in modo spontaneo, contribuendo al successo del gruppo e aumentando la percezione di auto-efficacia (Gussoni, 2020).
È interessante notare che alcuni adolescenti sono più attratti dall’aspetto strategico e competitivo del gioco, mentre altri trovano più stimolante l’interattività narrativa e la costruzione di storie. La comprensione di questi diversi stili motivazionali è essenziale nella progettazione di un Edu-larp, poiché permette di bilanciare elementi di strategia e narrazione per massimizzare l’engagement dei partecipanti.
Un esempio concreto di Edu-larp applicato in ambito didattico è rappresentato dallo scenario “Non pago affitto”, scritto da Annalisa Corbo e Matteo Miceli. Ambientato nella corte di Costantinopoli del 1096, lo scenario introduce i partecipanti nella complessa situazione politica e sociale dell’epoca, trasformando un episodio storico apparentemente poco interessante in un’opportunità di apprendimento motivante e coinvolgente.
Il progetto è stato giocato per la prima volta al “Play Festival del Gioco” nel 2018, coinvolgendo due classi di scuola secondaria. I partecipanti hanno interpretato personaggi storici e fittizi all’interno di un contesto narrativo che richiedeva loro di interagire, negoziare e risolvere problemi. I risultati del questionario post-gioco hanno evidenziato che, sebbene l’immedesimazione storica non fosse immediata, l’esperienza del gioco di ruolo in sé è stata percepita come altamente piacevole e motivante.
Oltre il 50% dei partecipanti ha indicato che l’aspetto più apprezzato è stato proprio l’interpretazione del ruolo, mentre il 15% ha sottolineato l’importanza dell’interazione sociale. Questo dimostra come il gioco di ruolo educativo sia un potente strumento per stimolare la motivazione intrinseca e la partecipazione attiva degli studenti.
L’Edu-larp rappresenta una metodologia educativa innovativa, capace di coinvolgere emotivamente e cognitivamente gli adolescenti. Attraverso la sua natura multisensoriale e narrativa, riesce a stimolare una partecipazione attiva e motivata, andando oltre l’apprendimento tradizionale. Le sue potenzialità non si limitano a facilitare l’acquisizione di contenuti scolastici, ma si estendono a promuovere uno sviluppo identitario più completo e armonico.
In un mondo scolastico sempre più complesso, dove la motivazione degli studenti è spesso minata da approcci frontali e standardizzati, l’Edu-larp si presenta come un’opportunità per reinventare l’esperienza educativa, rendendola più dinamica, interattiva e vicina ai bisogni dei giovani. L’adozione di questa metodologia potrebbe contribuire a ridefinire il modo in cui pensiamo all’educazione, valorizzando non solo il sapere teorico ma anche il coinvolgimento attivo e il benessere psicologico dei discenti.
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