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In questo articolo parlerò di uno studio compiuto per scrivere una tesi di laurea che parla del tentativo di attribuire una nota di scientificità a Dixit, considerandolo come un potenziale strumento di valutazione.
Almeno una volta nella vita gli appassionati dei giochi da tavolo inevitabilmente avranno sentito parlare o si saranno imbattuti in Dixit, uno dei più celebri e innovativi giochi di società degli ultimi anni.
Ma Dixit è molto più di un semplice gioco, va oltre il mero intrattenimento ludico, ti permette di entrare in un mondo incantato dove l’immaginazione si libera e prendono vita dei racconti sorprendenti. La fantasia si fonde con la realtà e le storie inventate si intrecciano alle storie personali.
Dixit sfida i confini della logica e grazie al forte potere evocativo delle immagini, permette di lasciarsi andare e di esprimere tutto ciò che risulta difficile con la sola comunicazione verbale.
È infatti noto che in ambito terapeutico e non solo, lavorare con le immagini aiuta ad abbattere le barriere, permette alle persone di esprimersi, senza dover trovare necessariamente le parole giuste, ma lasciandosi trasportare solamente da ciò che si prova e si percepisce. Anche in fase di valutazione psicologica sono molteplici i test che utilizzano le immagini per rivelare aspetti della personalità; come ad esempio il Rorschach, il TAT, e molti altri.
Nonostante le carte Dixit non abbiano ancora il vigore scientifico e la validità metodologica al pari di questi test, a mio parere si presentano come un possibile nuovo strumento con grandi potenzialità. Non a caso, esse vengono già ampiamente utilizzate da diversi professionisti della salute mentale e non solo, ognuno con il proprio approccio, ma tutti approfittando del forte potere illustrativo delle immagini di Dixit.
L’ispirazione ad approfondire questa tematica nasce perché nonostante l’utilizzo di Dixit ad oggi, sia vasto e diversificato, soprattutto da parte di psicologi e psicoterapeuti, facendo invece riferimento alla letteratura scientifica non esistono ancora studi volti a renderlo uno strumento oggettivo. Pertanto utilizzando queste carte con i propri pazienti si possono fare mille inferenze ma senza avere alcuna certezza. Per tale ragione la mia ricerca condotta per la tesi di laurea magistrale in psicologia clinica, si pone come obiettivo quello di conferire un barlume di scientificità a Dixit come possibile nuovo strumento di valutazione.
Nello specifico gli obiettivi della ricerca sono due:
1. Il primo è appunto quello appena menzionato, ovvero esplorare la possibilità di attribuire una nota di scientificità a Dixit, considerandolo come un potenziale strumento di valutazione.
Per realizzare ciò, molto sinteticamente, è stata condotta una piccola standardizzazione delle carte in riferimento agli stili interpersonali del test PAI, il Personality Assessment Inventory di Morey. Nello specifico le carte Dixit sono state suddivise da un campione generico della popolazione in 4 categorie corrispondenti agli stili interpersonali del PAI: dominanza, sottomissione, calore relazionale, freddezza.
2. Il secondo obiettivo è invece quello di studiare lo stile interpersonale di ciascun individuo sia attraverso la somministrazione del test PAI, che attraverso un colloquio con le carte Dixit. Nello specifico si intende indagare se esiste una correlazione tra i risultati ottenuti dai due strumenti, così da capire se Dixit possa ritenersi uno strumento affidabile.
Per confermare l’ipotesi di dipendenza sono stati confrontati i risultati dei due strumenti e i dati hanno mostrato che l’83% degli individui ha ottenuto una conferma dello stile interpersonale, che è quindi risultato il medesimo sia dal test PAI che dalle carte Dixit.
Si può quindi affermare, dai risultati emersi da questa piccola ricerca, che le carte Dixit potrebbero essere un valido strumento in grado di valutare aspetti della personalità, come in questo caso lo stile interpersonale, ma questo solo se si procederà prima con una solida validazione scientifica dello strumento.
Nonostante le varie limitazioni, questo studio si propone di essere una base per lo sviluppo di future ricerche su Dixit, ritenendo che esso possa offrire un valido supporto ai professionisti della salute mentale, sia in ambito terapeutico che psicodiagnostico.
In conclusione, è stimolante pensare che Dixit sia nato come un gioco, che si sia successivamente sviluppato in molteplici contesti differenziati, tra cui quello della salute mentale, e che magari continuerà ad evolversi al fine di sfruttare appieno ogni sua potenzialità.
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