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Le carte Dixit nella mediazione interculturale

Maschere rappresentanti diverse culture e concetto di interculturalità
Carte Dixit nella mediazione interculturale

Quanto è importante riuscire a comunicare in un mondo sempre più interculturale, in cui la mediazione tra diverse identità, modi di vivere, usi e costumi può rappresentare una grande risorsa evolutiva? Le carte Dixit rappresentano un’efficace strumento di mediazione interculturale a disposizione di tutte le professioniste e i professionisti.

Indice

Definizione di interculturalità

Le fasi dell’interculturalità

Interculturalità nelle professioni di aiuto

Le carte Dixit come linguaggio universale transculturale

Definizione di interculturalità

Possiamo definire l’interculturalità come un’insieme di relazioni di scambio e uguale comunicazione tra gruppi culturali che differiscono per: etnia, religione, lingua, nazionalità, usi, costumi o altro.

Già dalla definizione è intuibile come la diversità, la pluralità, l’insieme di elementi apparentemente distanti, rappresenti il focus principale, il motivo per cui si potrebbe entrare in un’area di conflitto e scontro o, piuttosto, di accrescimento e arricchimento reciproco.

Inter, che significa tra e culturalità inteso come insieme di elementi che concorrono alla formazione dell’individuo, sul piano intellettuale, morale e come facente parte del contesto sociale. Possiamo con chiarezza comprendere quanto fondamentale possa essere, in tutte le situazioni che possiamo immaginare, possedere e fornire strumenti finalizzati al dialogo tra diverse istanze, modi di vivere, relazionarsi e stare al mondo.

Risulta imprescindibile, nell’affrontare il tema della multiculturalità, affrontare le culture come fenomeni dinamici, attraverso un netto rifiuto delle forme di imposizione di una cultura egemonica sulle altre e un diritto, al contrario, di esercitare e preservare l’identità originaria di ciascun popolo.

Le fasi dell’interculturalità

La relazione interculturale passa attraverso diverse fasi:

  • rispetto reciproco

Ciascun partecipante alla relazione è necessario entri in modalità rispettosa dell’altro, del suo modo di essere, vivere, delle sue esperienze e del vissuto personale.

  • dialogo orizzontale

Il dialogo deve avere come fine quello dello scambio orizzontale, evitando tentativi di prevaricazione e dimostrazione di superiorità culturale.

  • comprensione reciproca (disposizione
    empatica)

Risulta strettamente necessario sviluppare e mostrare empatia nei confronti delle emozioni e dei vissuti altrui e dei modi di esprimerli, condizionati culturalmente e quindi diversi e non sempre immediatamente comprensibili.

  • sinergia (la diversità come forza e risorsa)

La diversità intesa come pluralità di caratteristiche, strumenti, risorse che, in un’ottica di scambio, possono rappresentare una ricchezza e una possibilità di crescita personale.

Interculturalità nelle professioni di aiuto

E’ evidente come, nelle professioni di aiuto, ci si trovi ormai quotidianamente a relazionarsi con persone afferenti a culture diverse e con esperienze e vissuti personali necessariamente filtrati proprio dal contesto di appartenenza. Saper leggere i diversi retaggi e trovare le risorse per interagire, dialogare, accompagnare nella ricerca personale di consapevolezza e di integrazione identitaria, risulta ormai un passaggio non trascurabile e, addirittura, irrinunciabile, per svolgere un lavoro non solo di mediazione, ma di ascolto e sostegno.

Secondo il modello centrato sulla lettura dell’agenda del paziente in medicina (Moia e Vegni, 2000): “Ogni volta che ci si approccia al colloquio è importante valutare, oltre allo stato emotivo, quelle che sono le credenze personali, i precedenti eventi di vita, la cultura di appartenenza che compongono l’agenda mentale di ogni individuo.”

Le carte Dixit come linguaggio universale transculturale

Sappiamo bene come le immagini abbiano rappresentato, nella storia dell’umanità, molto prima della strutturazione del linguaggio, uno strumento espressivo e comunicativo appartenente a tutti gli esseri umani. Le immagini rappresentano dunque un medium comunicativo potente e immediato, capace di oltrepassare le barriere linguistiche e culturali, soprattutto quando ci troviamo in presenza di elementi iconografici riconoscibili non solo dalla parte razionale, ma anche da quella profonda, dall’inconscio collettivo di cui Jung parlava.

Le carte Dixit rappresentano volti, elementi della natura, animali, oggetti, ambienti e situazioni fortemente simbolici, in cui ciascuno può proiettare esperienze, vissuti, emozioni personali. Diventano, così, uno specchio di ciò che dal profondo spinge per emergere e uno strumento di espressione di contenuti talvolta difficilmente comunicabili, a maggior ragione quando ci si sente distanti da un punto di vista culturale e identitario.

Tramite le immagini possiamo raccontare di noi, dei desideri, di come ci sentiamo, dei traumi vissuti, ma anche delle esperienze positive. Il sole come rinascita, il mare come pericolo, un fiore rosso in mezzo a un cerchio di altri bianchi come sensazione di diversità, un bambino timido come bisogno di riservatezza e tanto altro.

Una sequenza di immagini può rappresentare una storia, la propria storia, e una carta al momento giusto un pensiero, una riflessione, un’integrazione che può riparare, dare una lettura diversa, interagire.

Possiamo nuovamente affermare con certezza quanto le carte Dixit rappresentino un potente strumento di mediazione interculturale.

Se volete scoprire di più sul tema Carte Dixit e interculturalità, abbiamo un modulo del nostro Master ECM in Psicologia Ludica che approfondisce proprio questo argomento. Lo trovate qui.

Buona visione interculturale!

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