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Psicologia Ludica: una piccola guida

Psicologia Ludica, di cosa si tratta? Quali sono i suoi campi di utilizzo? A chi si rivolge?

Se ti occupi di psicologia, neuropsicologia, neuropsuchiatria infantile, educazione, didattica, mediazione e formazione, insomma, se il tuo contenuto del lavoro sono le relazioni con le persone, sicuramente hai già in mente quanto importante potrebbe essere padroneggiare alcuni elementi di intervento che afferiscono ai giochi.

Abbiamo pensato di scrivere questa piccola guida per illustrarti l’ABC di questa meravigliosa risorsa.

Indice

Cos’è la Psicologia Ludica

Didattica Ludica, Pedagogia Ludica e Psicologia Ludica

Una materia per psicologi… ma non solo!

Quali giochi sono adatti ad avvicinarsi alla Psicologia Ludica?

Psicoludìa, prime in Italia

Bibliografia

Cos’è la Psicologia Ludica

La Psicologia Ludica è una branca della psicologia che studia il gioco e il suo ruolo nel processo di sviluppo e apprendimento umano, nonché nella promozione del benessere e della salute mentale. Il termine “ludico” deriva dal latino “ludus”, che significa “gioco”.

La parte teorica della materia, si concentra sull’analisi dei processi mentali, emotivi e comportamentali che si attivano quando le persone giocano, e sul modo in cui il gioco può essere utilizzato come strumento terapeutico e di sviluppo personale.

La psicologia ludica esplora anche i meccanismi alla base dell’esperienza di gioco, come l’immersione, la motivazione, la sfida, la creatività e la socializzazione. Studia inoltre i diversi tipi di giochi e le loro proprietà, ad esempio i giochi di ruolo, i giochi da tavolo, i videogiochi e i giochi sportivi.

Gli psicologi ludici utilizzano spesso il gioco come strumento terapeutico per trattare disturbi psicologici come l’ansia, la depressione, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), e le ricadute emotive che possono avere le persone neurodivergenti. Inoltre, la Psicologia Ludica è utilizzata per migliorare le abilità cognitive e sociali nei bambini, nei giovani e negli adulti, per favorire la creatività e la resilienza.

Didattica Ludica, Pedagogia Ludica e Psicologia Ludica

La Psicologia dello Sviluppo ci insegna che è grazie al gioco che i processi di sviluppo cognitivo, affettivo e sociale dei bambini procedono in modo armonico.

L’uso del gioco nella didattica e nella formazione ha inoltre confermato che con il gioco la trasmissione di abilità, conoscenze e competenze si facilita e, nel mondo delle scuole, la Pedagogia Ludica è utilizzata con sistematicità all’interno del piano didattico per favorire gli apprendimenti.

La Psicologia Ludica, in questo quadro, è un approccio complementare che utilizza il gioco come medium relazionale e come strumento di connessione, conoscenza, autoesplorazione e cura.

È noto come nel campo dell’educazione e secondo la teoria dell’autodeterminazione, è facile innescare meccanismi motivanti attraverso il gioco, sia in adolescenza, sia in età adulta.

In ambito psicologico, veicolare la relazione a un medium come il gioco e sperimentare giochi espressivi, narrativi, immaginativi e di comunicazione nei diversi setting di applicazione di consulenza, psicoterpeutici, di formazione, selezione e facilitazione, è una pratica che si è rivelata estremamente proficua.

Una materia per psicologi… ma non solo!

Sì ma… come? In che modo la Psicologia Ludica può facilitare il lavoro delle psicologhe e degli psicologi stessi e anche delle altre professioni?

Fornire suggerimenti e prassi sistematizzate sul decidere se è necessario introdurre un gioco nel setting e come proporlo, definire gli obiettivi di tale integrazione, le accortezze da usare nei diversi ambiti applicativi, è proprio il cuore della Psicologia Ludica.

La Psicologia Ludica, inoltre, non è un metodo ma si presta a diventare strumento di supporto alle varie metodologie di intervento ed è per questo che le esperte in questa materia non provengono tutte e tutti da una determinato approccio ma sono intimamente collegate e collegati dall’amore per la scoperta e del vero e proprio “mettersi in gioco”.

Grazie alla Psicologia Ludica, inoltre, si riesce più facilmente a pensare ad una “psicologia per le professioni“: suggerimenti inerenti ad attività pratiche, riferimenti teorici e approfondimenti metodologici, aiutano ad entrare nel mondo della facilitazione ludica, anche per professioni educative, formative e di mediazione dove la domanda non è solo come facilitare la relazione ma anche quando e perché, a seconda delle contingenze.

Quali giochi sono adatti ad avvicinarsi alla Psicologia Ludica?

In questo blog parleremo dei giochi che noi e le nostre collaboratrici e collaboratori proponiamo, partendo dal famosissimo Dixit, passando dai dadi narrativi, fino ad arrivare ai giochi e strumenti realizzati e proposti da noi.

Psicoludìa, prime in Italia

Siamo la prima società di formazione e produzione italiana, fondata da Annalisa Corbo e Simona Adelaide Martini, entrambe psicologhe e psicoterapeute provenienti da approcci diversi (Psicodramma e Procedura Immaginativa). I nostri corsi sono dedicati a coloro che  svolgono professioni di aiuto e a chi ha la necessità o la volontà di mettere la relazione al centro della propria professione attraverso il gioco. 

Ci rivolgiamo a chi opera in psicologia, neuropsicologia, didattica, formazione, coaching, medicina, infermieristica, professioni sociali, ma anche a chi ha la necessità di facilitare gruppi di lavoro, supervisionare, guidare e costituire team.

Proponiamo una formazione interattiva, attiva e circolare dove il gioco, in tutte le sue declinazioni, diventa un mezzo efficacissimo di comunicazione emozionale e di organizzazione.

Il gioco è la medicina più grande. (Lao Tse)

Bibliografia

Bruner, J. S. (1961). The act of discovery. Harvard Educational Review, 31, 21– 32

Deci, E.L., & Vansteenkiste, M., (2004). Self determination theory and basic need satisfaction: understanding human development in positive psychology. Ricerche di psicologia n.1 vol. 27

Deci, E.L., & Ryan, R.M. (1985). Intrinsic motivation and self-determination in human behaviour. New York: Plenum

Mongardini, C. (2010). Saggio sul gioco. Franco Angeli (Milano)

2 thoughts on “Psicologia Ludica: una piccola guida”

  1. Molto interessante l’introduzione, grazie. Mi occupo di gioco da molti anni in ambito educativo e formativo. Uso il gioco come strumento per accompagnare processi di costruzione e sviluppo di gruppi organizzativi, di operatori e di studenti. Per gran parte degli anni ho tendenzialmente costruito da me i giochi e le varie esercitazioni (alcuni anche brevettati, prodotti e venduti per qualche anno) ma adesso ho visto con grande piacere che sta crescendo la disponibilità di giochi e materiali utilizzabili. Una riflessione che mi piacerebbe chiedervi e rispetto alla quale mi rendo disponibile per scambi e confronti è proprio l’uso di questo tipo di attività e strumenti nei processi formativi sia con studenti sia con operatori nella formazione in servizio. Grazie ancora
    Ps. Credo si sia compreso che i giochi sono una passione per me.

    1. Buongiorno Roberto! Grazie del tuo commento. Cogliamo con piacere il tuo suggerimento sul parlare dei giochi nei processi formativi, “giocando si impara” dice il già famoso detto nato da una storpiatura… ma mai tale storpiatura fu mai così azzeccata.
      Se ti fa piacere, continuiamo a confrontarci! Noi siamo attive su FB su un gruppo che si chiama “Psicologia Ludica”. Se non gradisci FB, continuiamo a farlo qui.
      Grazie!
      Annalisa

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