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immagine di un uomo che pensa la violenza nei confronti di una donna sia un gioco

La violenza non è un gioco

Il valore aggiunto degli strumenti ludici nella formazione su violenze e discriminazioni sulle donne, nella prevenzione e nella cura.

immagine di un uomo che pensa la violenza nei confronti di una donna sia un gioco

In questo articolo parleremo di quanto gli strumenti ludici e non convenzionali siano fondamentali in fase formativa per chi desidera formarsi in tal senso.

La violenza non è un gioco e nemmeno la discriminazione nei confronti delle donne: sono problematiche strutturali che attraversano tutte le società. Per contrastarle in modo efficace, è fondamentale investire nella formazione di chi lavora a contatto con donne e minorenni. L’educazione, infatti, non solo aiuta a riconoscere i segnali di abuso e discriminazione, ma promuove anche una cultura del rispetto e dell’inclusione. In questo contesto, gli strumenti ludici si rivelano alleati preziosi, capaci di facilitare il dialogo e l’elaborazione delle esperienze in modo sicuro e coinvolgente.

INDICE

  1. Perché è importante formarsi
  2. Il ruolo degli strumenti ludici nella sensibilizzazione e nell’intervento
  3. Strumenti ludici specifici per il lavoro con donne e minori
  4. Le carte Dixit per l’emersione dei traumi
  5. La libroterapia per lavorare con i bambini
  6. I pupazzetti delle emozioni per la violenza assistita
  7. Conclusioni

1. Perché è importante formarsi sulla violenza e la discriminazione di genere

La violenza di genere è un fenomeno complesso, che si manifesta in molte forme: dalla violenza fisica a quella psicologica, economica e digitale. Spesso si nutre di stereotipi e pregiudizi che giustificano o minimizzano gli abusi. Per questo, chi lavora nel sociale, nell’educazione o nella sanità deve acquisire competenze specifiche per:

  • Riconoscere e decostruire gli stereotipi di genere che alimentano discriminazioni e disuguaglianze;
  • Individuare segnali di violenza e intervenire in modo adeguato;
  • Accompagnare le persone sopravvissute con un approccio empatico e non giudicante;
  • Promuovere l’autodeterminazione e il benessere di donne e minori, creando spazi sicuri di ascolto e supporto.

2. Il ruolo degli strumenti ludici nella sensibilizzazione e nell’intervento

Il gioco, inteso in senso ampio, non è solo un’attività ricreativa, ma anche uno strumento educativo e terapeutico. Quando si lavora con donne e minori che hanno vissuto esperienze di violenza o discriminazione, il gioco può rappresentare un valore aggiunto perché:

  • Favorisce l’espressione emotiva: molte persone faticano a raccontare esperienze traumatiche a parole. Attraverso il gioco (dai role-playing alle narrazioni interattive), possono esplorare emozioni e vissuti in modo più spontaneo e sicuro.
  • Sviluppa capacità di autodifesa e assertività: giochi di ruolo e simulazioni possono aiutare le persone a riconoscere dinamiche di abuso e a sperimentare strategie di risposta e protezione.
  • Facilita l’apprendimento: concetti complessi come il consenso, il rispetto reciproco o la gestione delle emozioni possono essere interiorizzati più facilmente attraverso attività ludiche.
  • Promuove la socializzazione e il supporto reciproco: creare momenti di gioco condiviso rafforza i legami e riduce l’isolamento sociale, che spesso è una delle conseguenze della violenza di genere.

3. Strumenti ludici specifici per il lavoro con donne e minori

Alcuni strumenti ludici sono particolarmente efficaci nel supporto psicologico e educativo di chi ha vissuto esperienze di violenza o discriminazione. Tra questi, emergono:

4. Le carte Dixit per l’emersione dei traumi

Le carte Dixit, con le loro immagini evocative e prive di un significato univoco, sono uno strumento potente per facilitare l’espressione di vissuti profondi e difficili da verbalizzare. Utilizzate in contesti terapeutici o educativi, permettono a chi gioca di proiettare emozioni, ricordi e stati d’animo sulle illustrazioni, facilitando il dialogo e la rielaborazione dei traumi. Per donne e bambini che hanno vissuto esperienze di violenza, le carte Dixit rappresentano un ponte tra il mondo interiore e la comunicazione, aiutando a dar voce a ciò che spesso resta inesprimibile.

Per questo specifico argomento consigliamo il modulo specifico Terapia emdr e Carte Dixit in sinergia

5. La libroterapia per lavorare con i bambini

La lettura condivisa di storie e albi illustrati è uno strumento prezioso per lavorare con i bambini su temi complessi come la violenza, il rispetto, il riconoscimento delle emozioni e l’autostima. Attraverso la narrazione, i bambini possono identificarsi con i personaggi, esplorare situazioni difficili in un ambiente protetto e trovare nuove chiavi di lettura per comprendere e affrontare le proprie esperienze. La libroterapia aiuta anche a normalizzare l’espressione emotiva e a costruire spazi di dialogo sicuri con adulti di riferimento.

Per approfondire: Elementi di Libroterapia antissesista

6. I pupazzetti delle emozioni per la violenza assistita

I bambini che assistono a episodi di violenza domestica spesso non trovano le parole per descrivere ciò che provano. I pupazzetti delle emozioni – strumenti tattili che rappresentano diverse emozioni (paura, rabbia, tristezza, gioia, confusione) – aiutano i bambini a riconoscere e dare un nome ai propri sentimenti. Attraverso il gioco, possono esprimere il proprio stato d’animo e, con il supporto di un adulto, imparare a gestire le emozioni in modo più consapevole. Questo processo è fondamentale per prevenire il rischio che la violenza assistita generi, nel tempo, traumi non elaborati o comportamenti disfunzionali.

Qui trovi il corso I pupazzetti delle emozioni

7. Conclusione

Formarsi sulla violenza e la discriminazione di genere è essenziale per costruire una società più equa e inclusiva. Gli strumenti ludici rappresentano un mezzo potente per lavorare con donne e minori, favorendo la consapevolezza, l’espressione e la ricostruzione dell’autostima. Investire in percorsi formativi innovativi e in metodologie interattive non è solo un’opportunità, ma un dovere collettivo per garantire un futuro libero dalla violenza.

Vieni a conoscere la formazione organizzata da Psicoludìa su questo tema: La violenza non è un gioco – corso di alta formazione in prevenzione e cura delle violenze e discriminazioni sulle donne

Al link indicato puoi trovare sia il percorso completo sia i singoli moduli:

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