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In questo articolo parleremo di quanto gli strumenti ludici e non convenzionali siano fondamentali in fase formativa per chi desidera formarsi in tal senso.
La violenza non è un gioco e nemmeno la discriminazione nei confronti delle donne: sono problematiche strutturali che attraversano tutte le società. Per contrastarle in modo efficace, è fondamentale investire nella formazione di chi lavora a contatto con donne e minorenni. L’educazione, infatti, non solo aiuta a riconoscere i segnali di abuso e discriminazione, ma promuove anche una cultura del rispetto e dell’inclusione. In questo contesto, gli strumenti ludici si rivelano alleati preziosi, capaci di facilitare il dialogo e l’elaborazione delle esperienze in modo sicuro e coinvolgente.
La violenza di genere è un fenomeno complesso, che si manifesta in molte forme: dalla violenza fisica a quella psicologica, economica e digitale. Spesso si nutre di stereotipi e pregiudizi che giustificano o minimizzano gli abusi. Per questo, chi lavora nel sociale, nell’educazione o nella sanità deve acquisire competenze specifiche per:
Il gioco, inteso in senso ampio, non è solo un’attività ricreativa, ma anche uno strumento educativo e terapeutico. Quando si lavora con donne e minori che hanno vissuto esperienze di violenza o discriminazione, il gioco può rappresentare un valore aggiunto perché:
Alcuni strumenti ludici sono particolarmente efficaci nel supporto psicologico e educativo di chi ha vissuto esperienze di violenza o discriminazione. Tra questi, emergono:
Le carte Dixit, con le loro immagini evocative e prive di un significato univoco, sono uno strumento potente per facilitare l’espressione di vissuti profondi e difficili da verbalizzare. Utilizzate in contesti terapeutici o educativi, permettono a chi gioca di proiettare emozioni, ricordi e stati d’animo sulle illustrazioni, facilitando il dialogo e la rielaborazione dei traumi. Per donne e bambini che hanno vissuto esperienze di violenza, le carte Dixit rappresentano un ponte tra il mondo interiore e la comunicazione, aiutando a dar voce a ciò che spesso resta inesprimibile.
Per questo specifico argomento consigliamo il modulo specifico Terapia emdr e Carte Dixit in sinergia
La lettura condivisa di storie e albi illustrati è uno strumento prezioso per lavorare con i bambini su temi complessi come la violenza, il rispetto, il riconoscimento delle emozioni e l’autostima. Attraverso la narrazione, i bambini possono identificarsi con i personaggi, esplorare situazioni difficili in un ambiente protetto e trovare nuove chiavi di lettura per comprendere e affrontare le proprie esperienze. La libroterapia aiuta anche a normalizzare l’espressione emotiva e a costruire spazi di dialogo sicuri con adulti di riferimento.
Per approfondire: Elementi di Libroterapia antissesista
I bambini che assistono a episodi di violenza domestica spesso non trovano le parole per descrivere ciò che provano. I pupazzetti delle emozioni – strumenti tattili che rappresentano diverse emozioni (paura, rabbia, tristezza, gioia, confusione) – aiutano i bambini a riconoscere e dare un nome ai propri sentimenti. Attraverso il gioco, possono esprimere il proprio stato d’animo e, con il supporto di un adulto, imparare a gestire le emozioni in modo più consapevole. Questo processo è fondamentale per prevenire il rischio che la violenza assistita generi, nel tempo, traumi non elaborati o comportamenti disfunzionali.
Qui trovi il corso I pupazzetti delle emozioni
Formarsi sulla violenza e la discriminazione di genere è essenziale per costruire una società più equa e inclusiva. Gli strumenti ludici rappresentano un mezzo potente per lavorare con donne e minori, favorendo la consapevolezza, l’espressione e la ricostruzione dell’autostima. Investire in percorsi formativi innovativi e in metodologie interattive non è solo un’opportunità, ma un dovere collettivo per garantire un futuro libero dalla violenza.
Vieni a conoscere la formazione organizzata da Psicoludìa su questo tema: La violenza non è un gioco – corso di alta formazione in prevenzione e cura delle violenze e discriminazioni sulle donne
Al link indicato puoi trovare sia il percorso completo sia i singoli moduli:
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